Il termine  CBRN (Chemical, Biological, Radiological, Nuclear) sostituisce il concetto NBC (Nuclear, Biological, Chemical) utilizzato durante la guerra fredda che a sua volta aveva sostituito ABC (Atomic, Biological, Chemical) utilizzato negli anni cinquanta.

L’aggiunta della “R”(Radiological) è la conseguenza del manifestarsi di una nuova minaccia, quella radiologica (RDD Radiological Dispersal Device) distinta dal concetto più complesso di nucleare.

L’avvento del terzo millennio ha portato alla ribalta l’acronimo CBRNE, con cui si è voluto meglio definire la minaccia esplosiva correlata all’uso di sostanze CBRN.

Durante gli anni 90 si riteneva che le armi CBRN fossero destinate a scomparire anche per effetto dei trattati internazionali, CWC (Chemical Weapons Convention) BTWC (Biological and Toxic Weapons Convention), START I e START II (non proliferazione nucleare); tuttavia l’avvento di due nuove potenze nucleari (India e Pakistan) nonché l’aspirazione di alcuni paesi instabili di procurarsi tecnologia nucleare (Corea del Nord, Iran) e soprattutto la crescente minaccia del terrorismo hanno portato ad una riconsiderazione della situazione.

Lo scenario attuale è incentrato soprattutto sulla minaccia terroristica, come il possibile sabotaggio di industrie o al rilascio di sostanze tossiche in luoghi affollati;non dimenticando  le notizie che ci giungono dalla Siria.

Lo studio della materia necessita di un grande impegno e presenta notevoli difficoltà, dovute alla grande frammentarietà della produzione dottrinale ed al rapido progresso tecnologico che rende superate in breve tempo le conoscenze a disposizione, richiedendo pertanto un continuo aggiornamento e confronto con i vari attori in causa.